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La carità non va in lockdown

NONOSTANTE LA PANDEMIA, LA CARITÀ NON VA IN LOCKDOWN

Nonostante il tempo della pandemia, che certamente ha rallentato le operatività, ma non l’entusiasmo della missione, l’Associazione Mission Moldova Onlus è stata ugualmente presente in Moldavia, sempre fedele ai suoi progetti ed all’impegno con le collaborazioni assunte. Certamente qualche progetto in svolgimento è stato adeguato alle situazioni, infatti il contagio del virus non ha risparmiato nemmeno la Moldavia, che ha dovuto fare i conti soprattutto con la precarietà delle strutture sanitarie e la povertà.

Già dallo scorso anno è stato avviato il progetto “In cammino 2”, per l’accoglienza di giovani universitari nella capitale, e si tratta di una accoglienza riservata a giovani che non sono nelle condizioni di potersi garantire i costi di vitto ed alloggio. Questa è riservata a soggetti maschili, in quanto esiste già un progetto per l’accoglienza di ragazze, sempre con le stesse finalità.

Il contagio del virus ha dirottato il progetto verso una “emergenza” e nuova necessità, e cioè l’accogliere i giovani nel periodo di quarantena in luoghi diversi dalla famiglia. Allora il progetto è stato applicato per questa finalità, riservando i posti disponibili sia a figure maschili che femminili. Questa scelta ha tenuto conto anche del fatto che le università sono chiuse e i giovani hanno fatto rientro nei loro villaggi e dimostra la duttilità operativa di Mission Moldova la quale, pur mantenendo sempre la giusta attenzione verso i propri obiettivi, riesce contemporaneamente a realizzare progetti in emergenza ed anche in risposta alle esigenze con i partner che sono sul territorio.

Le norme dettate dalle autorità per il contenimento del contagio non hanno permesso di svolgere le consuete attività con i ragazzi di Varvareuca, però anche in questo caso il progetto è stato mutato in fase di applicazione, dando assistenza ai ragazzi che sono nelle case, non facendo mancare loro nulla e facendo pervenire messaggi di vicinanza, in attesa della ripresa, auspicata al più presto. Tale attività viene svolta dai collaboratori moldavi presenti sul posto.

Continuano nella normalità le adozioni a distanza, perché c’è sempre l’urgenza di rifornire di beni di prima necessità le famiglie assistite, in un periodo, come quello attuale, che impone la obbligo morale di non lasciare solo nessuno.
Certo, c’è sempre un interrogativo che ancora non trova risposta: quando finirà questo tempo? Per quanto riguarda la Moldavia la risposta oggi è impossibile, infatti tuttora è sottoposta allo stato di emergenza sanitaria, con molte realtà ferme, la chiusura del paese, le strutture ospedaliere in difficoltà ed un quotidiano numero di contagiati anche se con qualche cenno di riduzione.
Nel frattempo si avvicina il periodo estivo, da sempre obiettivo per l’organizzazione di periodi più o meno brevi di volontariato. Stiamo elaborando una programmazione anche se sarà difficile, soprattutto nel villaggio di Varvareuca dire ai ragazzi, che tanto aspettano gli amici italiani di Mission Moldova, che quest’anno sarà complicato esserci. Si tenterà, ma è ancora un progetto che si muove tra le intenzioni, di fare qualcosa con un piccolo gruppo di volontari nell’estate inoltrata.

 

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Dobbiamo ora lavorare molto sulla compagna di sensibilizzazione per quanto riguarda la firma al 5×1000, in favore dell’Associazione Mission Moldova (CF 90139640321). E’ una offerta che non costa nulla a colui che dona firmando, ma di fatto, come previsto dalla normativa, somme economiche che l’associazione userà per i suoi progetti anche in Moldavia. Sembra quasi banale ricordare che senza fondi non si va da nessuna parte, allora la condivisione con una firma prevista dalla legge o con una donazione diventa un gesto importante e soprattutto una collaborazione della quale c’è tanto bisogno.


Non possiamo neanche rimanere indifferenti al grido dei poveri, grido che va dall’Italia alla Moldavia ed anche altrove, e rispondere con aiuti economici a progetti, che ben conosciamo in Moldavia e con i quali già collaboriamo. Infatti alla ripresa delle attività dovremo anche sostenere qualche piccolo progetto di carità, perché in quella terrà anche un pezzo di pane ha la sua importanza, e quando non c’è bisogna provvedere.
Questo tempo difficile, se per certi aspetti ha creato chiusure e paure, per altri ci ha fatto conoscere ancor di più il mondo della povertà e solitudine, fatto soprattutto di debolezza, e la morte non ha risparmiato poveri e deboli. La povertà appartiene al nostro essere credenti, per cui farci carico dei poveri, vicini o lontani che siano non importa, è un dovere.


Mission Moldova avverte questo dovere, che è anche una responsabilità dinanzi al buon Dio, e lo dover assolvere con attenzione ed una saggia carità. Però è necessario che la Provvidenza non faccia mancare nulla, ed ogni uomo di buona volontà può essere uno strumento stupendo della Provvidenza Divina.

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